Sempre più parole inglesi sono entrate nel lessico quotidiano (in tv, alla radio, durante le riunioni aziendali, nelle pubblicità), le leggiamo, le usiamo talmente spesso che non ci facciamo più caso. Eccone una prima lista, una per lettera dell'alfabeto: after-shave, box office, casual default, escalation, flyer gate, hand-made, in progress, jackpot, kit, leader, manager, on demand, playlist, quiz, reception, scottex, toner, unisex, vamp, workshop, xl, yacht, zapping. Siamo proprio sicuri non esistano alternative italiane che non siamo più abituati ad usare?